Oro ed identità: identità locale e processi di esclusione a Valenza (AL)

Abstract

Within the reflection on cultural globalization, anthropologists have often tinged local communities and local identities in rosy colours. They have seen in those including realities. This article will contribute to reconsider this assumption. The article examines the case of Valenza (AL), Italy. In this city, over the last fifty years, it emerged a paradigm of local identity that ascribes local identity on the basis of the individuals' participation to jewelry industry, the largest economy of the city. Looking at this case-study, the article shows how, even within a definition and creation a "community" a local identity, there will be established a phenomena of inferiorization and marginalization of certain segments of society. These phenomena appears through an explicit identitarian rhetoric. As with the creation of national identities, identity is associated with a colonization of the imaginary and an imposition of a particular model of humanity over individuals. This imposition, however, follows dynamics that cannot be traced back to pattern of cultural domination, but to a wide rhetorical game that develops through the interaction of various actors. In this social constructing, all actors equally weave the rhetoric of identity, and participate to creating the "community" and the process of subordination. All'interno della riflessione sulla incipiente globalizzazione culturale, antropologi hanno spesso descritto "comunità" locali ed identità locali in tinte rosee, vedendo in esse realtà includenti ed aggreganti. Questo articolo vuole contribuire a ridimensionare quest’assunto. L'articolo prende in esame il caso di Valenza (AL), Italia. In questa città, nell'arco dell'ultimo cinquantennio, si è definito un paradigma identitario che associa l'identità cittadina alla partecipazione degli individui all'industria orafa cittadina, la principale economia della città. Prendendo in esame questo caso studio, l'articolo mostra come anche all’interno di un processo di definizione e creazione di una “comunità” locale si instaurino fenomeni di inferiorizzazione o marginalizzazione di alcuni segmenti della società che si esplicitano attraverso retoriche identitarie. Come nel caso della creazione di identità nazionali,anche in questo caso possiamo vedere casi di colonizzazione dell’immaginario, processi di imposizione e assoggettamento dell’individuo ad un particolare modello di umanità. Quest’imposizione, però, segue dinamiche che non possono essere ricondotte al modello di dominazione culturale, ma un ampio gioco retorico che si sviluppa grazie all’interazione dei vari soggetti del sociale, tutti equamente attori dell’opera di tessitura di una retorica identitaria, della creazione della “comunità” e del processo di subordinazione.